mercoledì 22 aprile 2009

1.9 METROPOLIS

"Metropolis" è un lungometraggio animato del 2001, sviluppato da tre grandi pilastri dell'animazione giapponese: Rintaro (Capitan Harlock, Galaxy Express, Alexander), Katsuhiro Otomo (Akira, Steamboy) e Yoshiaki Kawajiri (X, Ninja Scroll). Quest' "anime" però non avrebbe potuto prendere vita, se non fosse per il solito Tezuka, che nel 1949 ultimò il manga, dall'omonimo titolo, ispirandosi alle locandine del "Metropolis" di Fritz Lang pur senza aver occasione di visionare la pellicola.

La megalopoli futuribile di Metropolis è un'avveniristica città sviluppata su più livelli, in cui i robot sono servi degli umani. I livelli inferiori della città sono i bassifondi, teatro di miserie e criminalità, il livello superiore è invece quello più ricco; qui è stato appena inaugurato lo Ziggurat, un palazzo smisurato tanto quanto le ambizioni di potere dell'uomo che lo ha voluto, il Duca Red. Questi è un potente e ricchissimo leader demagogo, il quale nutre il progetto di tiranneggiare sul mondo grazie ad un'arma segreta; tale arma, che lo scienziato Laughton sta costruendo nei bassifondi, ha le tenere sembianze dell'indifesa Tima, una ragazzina androide del tutto inconsapevole della sua vera natura e della sua spaventosa funzione.
La piccola Tima non è solo un mero strumento di morte, agli occhi del Duca Red: ella ha infatti le sembianze di sua figlia (che si suppone defunta), e pertanto il Duca non nasconde un sincero affetto per l'androide. Questo affetto scatena la gelosia di Rock, figlio adottivo del Duca e capo di una squadra parafascista di cui lo stesso Duca è segretamente a capo, i Marduk. Quando Rock, spinto dalla gelosia e dal razzismo verso i robot, provoca un incidente al laboratorio di Laughton, Tima riesce a fuggire, e la sua strada si incrocia con quella del giovane Kenichi, il nipote di un detective giapponese, Shunsaku Ban, giunto a Metropolis proprio per indagare sugli oscuri traffici del dottor Laughton.
Il sensibile Kenichi e Tima, entrambi ignari della natura robotica di lei, sono costretti a nascondersi nei bassifondi della città, inseguiti dagli uomini di Rock; il Duca, furente col figliastro, è disposto a tutto pur di riavere l'adorata androide, e nel frattempo porta avanti la sua scalata al potere dittatoriale. Shunsaku Ban, a sua volta, si mette alla ricerca del nipote con l'aiuto di Pero, un efficiente robot poliziotto.
I teneri sentimenti che sembrano nascere tra Tima e Kenichi saranno contrastati da mille avversità, il tutto nello scenario di una Metropolis sconvolta dalle ribellioni dei più poveri contro i più potenti, e con la minaccia dello Ziggurat che incombe su tutto.

Il film è un susseguirsi di scene ricchissime, fastose, spettacolari, splendidamente animate, pullulanti di dettagli; i panorami iniziali della città meritano veramente di essere visti infinite volte, per poterne apprezzare ogni minimo particolare. E la meraviglia provocata da queste scene è arricchita dal gran lavoro fatto sul design dei personaggi e degli ambienti; si è scelto infatti di adottare un look "rétro", un aspetto "vecchio stile" che contrasta felicemente con l'ambientazione futuristica del film: i personaggi mantengono il character design originale di Tezuka, arrotondato e molto anni '40; gli scenari urbani mischiano l'avveniristico con svariati elementi art déco, a creare una città del futuro che però richiama molto l'America degli anni '30-'40.

Metropolis (movie)
director, musician, project initiation: Rintaro
original manga: Osamu Tezuka
script, screenplay: Katsuhiro Otomo
key animation, layout: Yoshiaki Kawajiri
year pr.: 2001
time: 107'-col.






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2 commenti:

  1. dato che ti piace questo film e sei un lettore di moebius leggi di moebius La citta verticale è stupendo

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  2. grazie del consiglio Arzach, cercherò di trovare "La città verticale" e dopo averlo letto ti farò sapere;
    ciao e a presto

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