A queste seguiranno, nel resto degli anni '70, 5 raccolte di storie brevi e di altri lavori precedentemente realizzati: "Boogie Woogie Waltz 1", "Short Piece", "Highway Star", "Good Weather" e "Sayonara Nippon"; una serie di parodie di classici occidentali, tra cui "Hansel e Gretel", "Il Mago di Oz", "Biancaneve", "I tre porcellini" e "Robinson Crusoe", poi racchiuse in "Hansel To Gretel"; e l'opera che fa da "ouverture" ad una lunga, costante e variegata attività artistica, il manga "Fireball", pubblicato nel 1979 su Draks Action.
Nel 1981 Otomo pubblica, sempre sulla rivista Draks Action, "Domu", primo manga ad essere premiato con lo "Science Fiction Grand Prix Award" (nel 1983), che narra di una serie di misteriosi omicidi che avvengono in un enorme complesso condominiale.
L'anno seguente ha inizio la stesura di "Akira", da molti considerato il miglior lavoro del mangaka, che negli stessi anni '80 si avvicinerà all'animazione, prima collaborando con Rintaro per la realizzazione di "Harmagedon - La guerra contro Genma" per poi arrivare alla regia di alcune sequenze di "Robot Carnival" o del terzo episodio di "Manie-Manie - I racconti del labirinto" (entrambi del 1987).
Ma è nel 1988 che si inizia a sentir parlare di Otomo al di fuori dal Giappone, con la sua prima regia assoluta, "Akira", tratto dal manga da lui stesso realizzato e completato pochi anni dopo l'uscita dell'"anime", nel 1990.
Sempre nello stesso anno l'ormai divenuto maestro Otomo inizia nuovamente a disegnare manga e pubblica "The Legend of Mother Sarah", seguito da nuovi lavori animati che vedono la sua partecipazione: l'OAV "Roujin Z" del 1991 (di cui ci sarà anche una versione manga); "Memories" del 1995, a cui partecipa anche Satoshi Kon; "Perfect Blue" del 1997 diretto dallo stesso Kon; "Spriggan" dell'anno seguente e "Metropolis" [di cui abbiamo già parlato abbondantemente... vedi qui].
Nel 2004 il maestro si occupa del suo secondo lungometraggio (da lui diretto), "Steamboy", un'opera prettamente steampunk, seguita da altri progetti a cui prende parte; dei quali va sicuramente ricordato "Mushishi", secondo live-action movie (il primo è "World Apartment Horror" del 1991) presentato in concorso alla 63a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nel 2006.
Nessun commento:
Posta un commento