Intanto Takahata inizia ad accostarsi al cinema d'animazione, in seguito all'uscita nelle sale giapponesi de "La Bergère et le ramoneur" di Paul Grimault, pioniere dell'animazione francese. Così nel 1959 entra a far parte della Toei Doga come allievo regista, ed è qui che incontra Hayao Miyazaki: l'inizio di una grande e lunga amicizia che li porterà a fondare lo Studio Ghibli nel 1985.
Il primo lungometraggio di Takahata risale al 1965 ed è "La grande avventura di Hols, il Principe del Sole", "anime" che raggiunse un buon successo di critica ma non di pubblico, tanto da spingere i due amici registi a lasciare la Toei Doga e a recarsi alla "A Production", un’affiliata della "Tokyo Movie". Qui Takahata, oltre ad affiancare Miyazaki nella regia di "Lupin III", diresse una dietro l'altra, dal 1974 al 1979, tre serie animate televisive: "Heidi, la bambina delle Alpi", "Marco dagli Appennini" e "Anna dai capelli rossi"; alle quali collaborò lo stesso Miyazaki.
Seguono i lungometraggi "Jarinko Chie" nel 1981 e "Goshu, il violoncellista" nel 1982; dopo i quali Takahata, in seguito alla fondazione dello studio, dirige "Una tomba per le lucciole", "Gocce di memoria", "Pom Poko" (costituito da due mediometraggi) e "I miei vicini, gli Yamada".
Isao Takahata, che non è mai stato un disegnatore, nei suoi "anime" è volto all’esplorazione della vita quotidiana e all’introspezione dei personaggi, piuttosto che ad un’epica favolistica, per un approdo ad un cinema molto più orientato verso un pubblico adulto, rispetto alle scelte fatte da molti animatori, tra cui l'amico Miyazaki.
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