giovedì 12 marzo 2009

1.1 OSAMU TEZUKA (OSAMUSHI)

"Il fumetto è la vera moglie, l'animazione l'amante" (Osamu Tezuka)

Fin da queste parole si capisce chi fosse Osamu Tezuka, considerato il padre o, addirittura, il Dio dei Manga; in quanto fu lui a diffondere questo nuovo genere visivo-letterario in Giappone, servendosi di nuove tecniche grafiche ricavate dal cinema (inquadrature, costruzione, montaggio). Ed è proprio qui, nel cinema o meglio negli "anime", che i suoi personaggi acquistano fama, sbarcando al di fuori dei confini giapponesi.

Osamu Tezuka nasce il 3 novembre del 1928 a Toyonaka (Osaka) e trascorre gran parte della sua giovinezza nella cittadina di Takarazuka (prefettura di Hyogo), scoprendo fin da giovane la passione per il disegno. Terminate le scuole, si iscrive nel 1946 alla Facoltà di Medicina dell'Università di Osaka, laureandosi sei anni più tardi, senza però esercitare mai la professione di medico.
Infatti proprio mentre si iscriveva all'Università, esordisce nel campo dei manga con la serie "Ma-chan no Nikkichou" [Il diario di Ma-chan]. A questo segue, un anno più tardi, "Shin Takarajima" [La nuova isola del tesoro], con cui Tezuka cattura l'attenzione del pubblico, attirato dalle nuove tecniche di disegno, che già caratterizzavano le sue opere. Segue la trilogia fantascientifica di "Lost World" (1948), "Metropolis" (1949) e "Nextworld" (1951). Nel 1950 nasce "Jungle Taitei" [Kimba, il leone bianco], che anticiperà le tematiche del "Re Leone" disneyano e di cui nel 1965 sarà creata una serie animata, la prima giapponese a colori. Nel 1951 vede la luce "Tetsuwan Atom" [Astro Boy], il personaggio più noto nato dalla matita di Tezuka, che sarà protagonista di una delle primissime serie animate della TV giapponese nel 1963. Nel 1954 è la volta di "Ribbon no Kishi" [La Principessa Zaffiro], il primo shojo manga (fumetto per ragazze), di cui ci sarà un seguito nel 1959; anche questo divenuto un "anime" nel 1967. Sempre nel 1954 ha inizio il progetto più ambizioso del maestro: "Hi no Tori" [La Fenice], definito dall'autore stesso "l'opera della vita". Si tratta di un imponente affresco che narra la storia dell'umanità e la vana ricerca dell'immortalità da parte di quest'ultima.
Intanto Tezuka alla professione di mangaka, affianca presto quella di animatore.
Infatti nel 1958 collabora con la casa di produzione "Toei Doga" per la realizzazione del lungometraggio animato"Saiyuki" [Le tredici fatiche di Ercolino]. Nel 1961 fonda la propria casa di produzione di "anime", la "Tezuka Osamu Production Dogabu", divenuta nel 1963 la "Mushi Production" ("mushi"="insetto" è un kanji usato dallo stessto Tezuka per indicare il soprannome, con cui si faceva chiamare: "Osamushi". Questo perchè amava molto gli insetti).
Oltre alla produzione di serie più commerciali, il maestro si dedica ad alcuni lavori sperimentali, che sfruttano nuove tecniche di animazione non tradiziolnali. Si parla di "Tales of a Street Corner" (1962), "Memory" (1964), "Pictures at an Exhibition" (1966), "Push" (1987), "Jumping" (1984), "Broken Down Film" (1985) e "Legend of the Forest" (1987); questi ultimi tre, vincitori di particolari riconoscimenti.
Nel 1969 esce nelle sale "Senya Ichiya Monogatari" [La principessa e lo stregone], seguito nel 1970 da un altro lungometraggio, "Kureopatora" [Cleopatra, Queen of Sex]: si tratta di due film erotici a disegni animati, caratterizzati da una grafica sperimentale, fortemente influenzata dalla cultura pop. Nel 1971 Tezuka abbandona la "Mushi Production", che fallisce nel 1973, per dedicarsi alla nuova società, la "Tezuka Production", fondata a Tokyo nello stesso anno, con cui realizza la serie animata "Fushigi na Melmo" [I bon bon magici di Lilly].
Intanto l'inaresstabile produzione di manga continua con "Buddha", avventurosa versione della vita di Siddarta Gantama, pubblicato a episodi tra il 1972 e il 1983. Nel 1973 prende vita un altro famoso e amato personaggio di Tezuka, "Black Jack", che sarà anche lui riadattato sullo schermo. L'opera più sensazionale degli anni Ottanta è "Adolf Ni Tsugu" [La storia dei tre Adolf], manga ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e pubblicato tra il 1983 e il 1985; vincitore del Kodansha Manga award nel 1986.
Osamu Tezuka continua a disegnare fino alla sua morte, avvenuta a Tokyo il 9 febbraio del 1989 (a causa di un cancro allo stomaco), lasciando incompiute due nuove serie, "Ludwig B" (1987) e "Neo Faust" (1988).
  • Alcuni lo ricordano per gli "occhioni", per cui si ispirò ai cartoni animati dell'epoca come "Betty Boop" di Max Fleischer e "Topolino" di Walt Disney (suo modello).
  • Altri volevano assegnarli il premio nobel per la Letteratura.
  • Altri ancora lo considerano il padre degli "Anime".
Ma tutti sanno che Osamu Tezuka è stato un pioniere dei manga e degli "anime" e che era, e lo sarà ancora, un punto di riferimento/partenza per tutti i mangaka e gli animatori.

2 commenti:

  1. ciao giò molto carino il sito mi piace molto,hai reso un grande tributo a quest'uomo che come anche tu hai detto sarà per sempre il "dio dei manga"...

    RispondiElimina
  2. ....e pensare che parlando con un amico e`venuto fuori che in Italia non c`e` neanche una pubblicazione su Osamu Tezuka......

    bel blog

    ciao

    RispondiElimina